32 Parashat Behar
Shalom Chaverim, cari amici, fratelli e sorelle.
Eccoci qua direttamente da Gerusalemme con la nuova Parashat di questa settimana.
Ho appena finito un tour con dei fratelli meravigliosi della Chiesa New Vision e posso dire che la famiglia italiana che ama Israele sta crescendo oltre ogni aspettativa!
Sono qui ancora fino al 1. giugno perché vorrei partecipare alla conferenza del Commonwealth of Israel.
Dico vorrei, perché è di poco fa la notizia, che a causa della visita del presidente americano Trump, tutta Gerusalemme verrà presa d’assedio dalle forze di sicurezza e non sarà facile muoversi.
Si può pensare di Trump quello che si vuole, ma una cosa penso che si può già dire per certo: se il 1917 con la dichiarazione di Balfour e il 1967 con la riunificazione di Gerusalemme ha avuto a che fare con un anno di Giubileo, che guarda caso, è il tema proprio della Parasht di questa settimana (!), allora domani 22 maggio 2017 vedremo – e questo in barba a tutte le dichiarazioni UNESCO – il compiersi di una cosa di portata non solo storica, ma addirittura biblica e che avrà a che fare direttamente con Gerusalemme! Infatti qui le aspettative sono alte e si mormora che Gerusalemme verrà riconosciuta ufficialmente come capitale di Israele e altro ancora!
Staremo a vedere cosa succede.
Secondo me è in atto qualcosa che ha a che fare direttamente con il ritorno del nostro Signore JASHUA HA MASHIACH, qualcosa che all’inizio provocherà scompiglio, ma che poi sfocerà in una certa pace, perché si scoprirà che il Tempio non era sula Spianata del Tempio, per cui potrà essere ricostruito senza “dar fastidio” a nessuno.
Si arriverà così a quello che viene descritto nella Bibbia come “e diranno pace, pace, ma pace non c’è”.
Tutto questo non per far speculazioni gratuite, ma per capire i tempi e che gli eventi potrebbero anche precipitare.
È necessario più che mai stare uniti a DIO, appoggiarci alla Sua grazia mediante il nostro redentore, il Signore JASHUA HA MASHIACH E CAMMINARE UNITI A LUI NELLE SUE VIE E NEI SUOI COMANDAMENTI.
Come ha detto questa settimana il Dr. Gerrit Nel, aspettiamo sì un Re, ma soprattutto aspettiamo lo sposo, per cui per non mancarlo, come sposa, dobbiamo essere pronti!
Un caro saluto e Shavua Tov a tutti voi!
Efraim
Parashat 32 Behar versione studio 0517